In questo articolo si parla del progetto del nuovo gattile per i gatti del Canile Municipale della Spezia.

 

Per agevolarne la lettura lo riportiamo qui sotto in maniera integrale:

 

E dopo il canile, ecco il gattile. Il progetto, annunciato poco prima dell'esplosione del Covid, prende forma. Sarà realizzato all'interno della bella struttura di San Venerio, che già ne ospita, per buona volontà, senza però spazi dedicati. A breve inizieranno i lavori. Un risultato importante, che premia l'impegno mostrato dal Comune della Spezia fin dal lontano 1992, quando - unico in tutta la provincia - costruì il canile. Ben 28 anni dopo, nessuno degli altri 31 sindaci spezzini ha fatto altrettanto. Gli altri Comuni si affidano a strutture private, spesso distanti. L'impegno profuso dall'ente comunale spezzino e dalla no profit L'impronta, che gestisce il canile, sta pagando. Gli investimenti hanno migliorato la qualità della vita di cani e gatti, il cui numero è drasticamente diminuito grazie alle campagne di adozioni. Si è riusciti a sistemare bene anche molti cani anziani, contenendo il fenomeno delle cucciolate abbandonate da ignoti. I ragazzi de L'Impronta hanno realizzato nuove aree sgambo, grazie al Comune e anche all'aiuto di piccole imprese che hanno voluto contribuire volontariamente, per premiare le buone intenzioni. L'assessore Giulia Giorgi, che ha adottato un gatto cono un occhio solo, ha messo in pista un piano lavori anche per l'area superiore del canile, dove c'è una casetta che appare perfetta per accogliere nuove strutture a servizio del canile. Per informazioni su gatti da adottare, contattare Barbara 348 9761165 o Alessandra 328 2929254. Per i cani Elisabetta 338 263517 o Losa 320 1458159. Per le visite, in questo periodo solo su appuntamento, 348 7882777. Sulla pagina Fb L'Impronta ci sono le fotografie e i video.


In questo articolo del Secolo XIX si parla delle visite su appuntamento in canile causa Covid19 e di adozioni consapevoli.

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

“Nel rispetto delle regole anticontagio, il canile comunale della Spezia apre in questo periodo soltanto su prenotazione.
Basta contattare il 3487882777. Ci scusiamo, ma così si può garantire sicurezza a chi entra nel rifugio”. L'associazione l’Impronta spiega che è bene prendere appuntamento, anche perchè c'è un gran lavoro in corso per la posa delle ombreggine.
Una lettrice ha chiesto spiegazioni, a fronte di un familiare che – salito al canile, pensando di poter procedere direttamente all’adozione – ha appreso che sono stati fissati orari precisi e comunque anche esistono procedure di valutazione e di inserimento, prima di poter portare a casa un cane.
“Abbiamo fatto prima, via Internet, dal Sud senza alcune domanda – spiega la lettrice – non si capisce perché ci sia bisogno di queste lungaggini, di incontri e di colloqui”.
Contattati, i volontari dell’Impronta spiegano che “le regole sono state elaborate in coordinamento con il Comune, per garantire benessere ai cani e serenità ai nuovi proprietari. Chi adotta, fa una scelta generosa – spiegano i ragazzi – ma deve anche sapere che un cane è un essere vivente. Chi lo prende con sé deve poi prendersene cura.
È meglio verificare da subito se ci sia sintonia, se le cose vanno bene. È per noi un lavoro in più, coinvolgere anche l’esperto comportamentalista, se necessario, ma è una garanzia per chi adotta”.
Per informazioni preventive sulle adozioni, si possono contattare i numeri di telefono 3201458159 oppure 3382635117. –

L'adozione del nostro bellissimo Boris da parte del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini raccontata in questo articolo uscito oggi sul quotidiano La Nazione.

 

Qui sotto lo scritto del post da cui è stato preso spunto:

 

Passare da una gabbia del canile municipale all’ufficio del Sindaco? Nella nostra città è possibile.

Il piccolo ma non tanto piccolo Boris come potete vedere è riuscito a fare breccia nel cuore del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, che qualche giorno fa lo ha adottato!

Ma per spiegare questa bella adozione non possiamo che svelarvi alcuni retroscena riguardanti i nostri primi 20 mesi di gestione del canile municipale.

Dovete sapere che in questo periodo il Sindaco nel poco tempo libero a sua disposizione, solitamente la Domenica mattina, è venuto spesso a trovare i cani e gatti ospiti del canile. E nelle lunghe chiacchierate fatte mentre presentavamo uno ad uno gli ospiti del canile, abbiamo veramente percepito il grande amore, l'interesse e l'affetto che dimostra nei confronti degli animali più sfortunati della nostra città .

Con lui abbiamo condiviso i progetti per migliorare la qualità della vita dei nostri ospiti.

Galeotta fu l’ultima visita perché arrivò mentre stavamo pulendo la stanza di Boris e dei suoi 6 fratelli. Il piccolo Boris subiva continuamente le angherie di questi ultimi e a volte eravamo costretti a tenerlo separato dagli altri. In quel momento il Sindaco si è offerto di tenerlo in braccio.

Anche se non aveva intenzione di adottare un altro cane, dato che ne ha già due, gli occhioni dolci di Boris lo hanno fatto innamorare e la sua determinazione è vacillata.

Cosi adesso il nostro Boris ha una famiglia amorevole al suo fianco e due super amici a quattro zampe: l’elegantissimo Bucky che gli insegnerà le buone maniere e il simpaticissimo Aramis compagno di giochi e scorribande.

Noi già ce lo immaginiamo quando sarà più grande dare di tanto in tanto il cambio a Bucky sotto la scrivania in Comune!

Buona vita piccolo Boris, siamo davvero felici per te!



"Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali."
Immanuel Kant


Nelle sere d'inverno, quando il freddo si fa davvero pungente, passando nella zona notte per sistemare le coperte dei cani ci accorgiamo di quanto siano apprezzate le lampade riscaldanti, che diventano anche una scusa per stere vicini vicini! E a noi si scalda il cuore.

 Sonia e Johnny che pur avendo due baie, si accoccolano entrambi nella stessa, sotto il calore della lampada.

E questa bellissima storia è finita anche tra le pagine de Il Secolo XIX.

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

«Si sono innamorati del calore delle lampade. Sono così beati, che a volte non si alzano nemmeno più, quando facciamo il giro delle crocchette. Si dimenticano il freddo, sono sereni. E a noi si scalda il cuore».
Al canile di San Vene-rio sono state inserite nuove lampade riscaldanti. Qualcuna già c'era, in passato, ma si utilizzava soprattutto peri cani più fragili e anziani. Non ce n'erano a sufficienza anche per gli altri. I nuovi acquisti consentono di riscaldare molte più gabbie. C'è molto più benessere. E i cani apprezzano. Tantissimo.
Di giorno le temperature sono miti, rispetto alla stagione, ma la sera no.
Durante il giro di controllo delle cucce, i volontari dell'associazione no profit L'Impronta si sono accorti di un dettaglio curioso. Per farsi ancora più caldo, i cani si accoccolano nella stessa cesta, pur avendo ciascuno la propria, con tanto di copertina. «Quando è sera, e il freddo si fa pungente - raccontano - passando nella zona notte per sistemare le coperte dei cani, ci accorgiamo di quanto siano apprezzate le lampade riscaldanti, che diventano una scusa per stare più vicini».
Come due cagnolini, Sonia e Johnny, che pur avendo due ceste spaziose, si accoccolano nella stessa cesta, sotto la lampada.—

Articolo sul quotidiano la Nazione sulla benedizione degli animali svoltasi in Piazza Europa il 19 Gennaio  2020.

Il  Comune della Spezia presieduto dal Sindaco Pierluigi Peracchini e dall’Assessore ai diritti degli animali Giulia Giorgi   ha scelto di premiare simbolicamente con una pergamena chi ha adottato un cane o un gatto al Canile Municipale della nostra città.


Le foto allegate all'articolo sul quotidiano la Nazione sulla benedizione degli animali svoltasi in Piazza Europa il 19 Gennaio  2020.

Il  Comune della Spezia presieduto dal Sindaco Pierluigi Peracchini e dall’Assessore ai diritti degli animali Giulia Giorgi   ha scelto di premiare simbolicamente con una pergamena chi ha adottato un cane o un gatto al Canile Municipale della nostra città.


Articolo sul quotidiano il Secolo XIX sulla benedizione degli animali svoltasi in Piazza Europa il 19 Gennaio  2020.

Il  Comune della Spezia presieduto dal Sindaco Pierluigi Peracchini e dall’Assessore ai diritti degli animali Giulia Giorgi   ha scelto di premiare simbolicamente con una pergamena chi ha adottato un cane o un gatto al Canile Municipale della nostra città.

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

Il sorriso di don Luca Palei ha illuminato ieri la benedizione degli animali in piazza Europa. «È bello - ha detto riconoscere dignità ai nostri compagni di vita, conforto per tante persone sole e fonte di gioia per tutti». Presente il sindaco Pierluigi Peracchini, l’assessore Giulia Giorgi ha premiato chi ha adottato i cani e i gatti del canile comunale. Entusiasti i volontari dell’Impronta, nel rivedere i propri “amici” ormai sereni e coccolati.
Un plauso è andato all’as¬sociazione, che si prodiga con dedizione per il benessere degli ospiti del rifugio, e alla no profìt Argo di Follo, che opera con i cani nel campo del soccorso e della protezione civile.
Piazza gremita e clima di grande serenità. Il Comune ha ringraziato chi adotta. L’Impronta ha portato due dei tanti cani ancora in cerca di adozione, invitando a salire in via del Monte, per innamorarsi degli occhi te¬neri dietro le sbarre delle gabbie. Il numero da chia¬mare è 3201458159.
Fra cagnolini di ogni tipo, c’era ieri anche una capretta, Molly, dolcissima. Vive insieme ad un asinello, presso una famiglia che le ha promesso una lunga vita di pace. Molly segue il suo “umano”, Daniele, come un cagnolino. Non lo lascia mai.

Articolo sul quotidiano online Citta della Spezia sulla benedizione degli animali svoltasi in Piazza Europa il 19 Gennaio  2020.

 

Per agevolarne la lettura lo riportiamo qui sotto in maniera integrale:

 

L'assessore Campi: "Grazie ai volontari che hanno saputo trasformare un luogo di detenzione in un ambiente gradevole e familiare".
Sarzana - Val di Magra - Fra coloro che domani, 19 gennaio, verranno premiati al termine della "Benedizione degli Animali", la cerimonia organizzata dal Comune della Spezia in collaborazione con la Curia Vescovile, in programma alle ore 10 in Piazza Europa alla Spezia nella ricorrenza di S. Antonio Abate , ci saranno anche le famiglie che hanno adottato gli animali ospiti nel canile municipale "L'impronta" per conto del Comune di Sarzana. Con loro sarà presente anche l'assessore alla tutela degli animali Barbara Campi che dice: "Vorrei ringraziare lo staff dei volontari de L'Impronta che con professionalità e grande impegno personale hanno saputo trasformare un potenziale luogo di detenzione per animali in un ambiente gradevole e familiare, anche con l'utilizzo di lampade ad hoc per scaldare la temperatura durante la notte. I numeri parlano da soli: ad oggi la quota di ospiti sarzanesi è solo di 10 cani, in decrescita costante proprio grazie all'impegno dei volontari che aiutano e custodiscono i nostri animali ma soprattutto preparano la strada affinchè ognuno di loro possa trovare una nuova famiglia adottiva".


LA DIDDIRI A CASA!!!
L'adozione della nostra simpaticcissima Daisy ha conquistato, oltre che il nostro cuore, anche le pagine de Il Secolo XIX in questo articolo della giornalista Sondra Coggio.

Molti di voi si ricorderanno della piccola Daisy, la dolcissima salsicciotta pronta ad accogliere tutti i visitatori!
Ebbene vuole mandarvi i suoi saluti, da un pò ormai è a casa della nostra Patrizia, già adottante del bel Plinio ed ora anche di lei. Come si può vedere ha già preso possesso di tutti gli spazi comodi della casa, e non solo. Questa scricciola la portiamo tutti nel cuore, arrivata in canile in condizioni disperate, abbiamo assistito alla sua lenta ma inesorabile rinascita e alla sua conquista della vita, quella vera, fatta di amore, felicità e libertà!
Ciao reginetta Daisy detta anche Diddiri, il passato è ormai lontanto, con le sue sofferenze, le sue ferite e le sue paure. I tuoi umili ammiratori ricambiano i saluti con tutto il cuore! 

Buona vita piccola Daisy!!!

 

Per agevolarne la lettura lo riportiamo qui sotto in maniera integrale:

 

«Ciao sono Daisy. Il mio primo anno in famiglia è iniziato benissimo. Passeggiate nel parco, un mini impermeabile nuovo, ciotolina e cintura di sicurezza, ma soprattutto tanto amore. Mi piace anche tutto il resto, mi piace mangiare bene e mi piace uscire fuori, ma quello che più conta è non avere più paura».
I cani non scrivono. Parlano. Parlano, però, con gli occhi. E la piccola Daisy è il simbolo della rinascita, dopo una storia di maltrattamenti.
Il suo 2020 sarà bellissimo, perché è stata adottata. Non vive più al canile comunale di San Venerio, nel bosco sotto Vezzano Ligure. Se l’è portata a casa una volontaria dell’associazione no profit L’Impronta, Patrizia.
Non è sola, sul divano. Lo divide con Plinio, un altro cagnolino del canile, già adottato prima. E le sue fotografie sono toccanti.
«Non c’è da crederci – sottolinea commosso Pierandrea Fosella, fra i fondatori dell’Impronta – Daisy era arrivata in canile in condizioni devastanti. Era martoriata. Si disperava di poterla salvare».
Le immagini del giorno dell’arrivo, sono sconcertanti. La cagnolina tiene la testa bassa, non alza lo sguardo da terra. Era tutta una ferita, coperta di tagli e di traumi. Meno di due chili di sofferenza. Nonostante fosse tanto piccola, era stata detenuta così.
E i volontari non hanno dovuto restituirle solo il benessere fisico, ma anche la fiducia nei confronti degli esseri umani.
Daisy ha reagito. Si è fidata. E la sua voglia di tornare a vivere è stata ricompensata.

 

 

 
 
 
 

L'adozione della nostra Elide dopo 14 anni di canile si meritava certamente un articolo su il Secolo XIX!!!

 

Voi ci credete ai miracoli di Natale? Noi a dire il vero...no. Però...però quest'anno qualcosa di miracoloso è successo. Elide, entrata in canile quando era solo una cucciola nel lontano 2005, dopo 14 lunghi anni di prigionia...è stata scelta! Proprio lei, sempre troppo schiva, sempre troppo nera, poi sempre troppo burbera, sempre più vecchia. Ma non per Chiara, che guardandola negli occhi è riuscita in un attimo a cogliere tutta la sua dolcezza, tutta la sua sofferenza e la sua rassegnazione...ha capito che dietro il suo ormai roco abbaiare nascondeva ciò che rimaneva della sua speranza di essere amata, del suo desiderio di un riscatto da una vita in prigione. Le persone come lei sono quelle grazie alle quali anche i più invisibili tra i cani sfortunati, hanno una possibilità. "E chi se lo aspettava “ è la frase che da quando Chiara è venuta a conoscerti i primi di Novembre per adottarti, ci siamo continuamente ripetuti emozionati ed increduli. Elide, Venerdì 13/12/2019 non è il giorno della tua nascita ma della tua rinascita, ora che quasi non ci sperava più nessuno hai varcato la soglia del canile per vivere circondata dal calore di una famiglia. Oltre all'amore di Chiara troverai anche l'affetto del bull-terrier Ciko, che sappiamo già sarà il tuo schiavetto, e di Zaza’ il gatto!! Ed ora vai Amore a recuperare tutto ciò che una vita in gabbia ti ha tolto! Un saluto col cuore, da tutti i tuoi volontari.


L'adozione del nostro supercoccoloso Baffo è finita tra le pagine de Il Secolo XIX in questo bell'articolo.
Assieme a lui anche il bellissimo Bolt adottato mesi fa che si fa rubare la cuccia dal suo amico gatto.

 

"Era una normale giornata di maggio quando arriva il recupero animali: è un gatto. 'Un altro gatto da mettere in gabbia, speriamo abbia i padroni...'. Leggiamo la scheda sanitaria e una parola salta all’occhio 'FELV'. 'E ora dove lo mettiamo? Non possiamo metterlo con gli altri... dovremo metterlo in una stanzetta solo soletto'.
Per chi non lo sapesse la Felv è la leucemia felina, una malattia che indebolisce le difese immunitarie rendendo i gatti più vulnerabili e si può trasmettere attraverso la saliva o lo stretto contatto.
Lo chiamiamo Baffo. Appena arrivato aveva un brutto ascesso, il pelo ispido ed era un po’ scheletrico.
Ma Baffo non voleva proprio mollare e dopo qualche mese si è rimesso in piedi con tutte le sue forze 
Soffriva molto la solitudine, miagolava sempre in cerca di due coccole 'Baffo tesoro ora devo andare, dai se riesco dopo ripasso'.
Un giorno, alla fine di ottobre, sentiamo suonare il campanello 'Salve, vorrei adottare un gatto, non cucciolo, adulto, abbastanza adulto'.
Le proponiamo Baffo perché ci dice che non ha altri gatti e vive con un cane, Phoenix, anche lui adottato tempo fa in canile: la situazione ideale per baffo, lui che soffre tanto la solitudine.
Iniziamo gli avvicinamenti e vanno più d’accordo che mai
Grazie Michela per essere andata oltre la malattia ed aver permesso ad un gatto adulto di vivere il resto dei suoi anni in una famiglia circondato da coccole umane, e slinguazzate canine."


Oggi vorremmo salutare il dolce Eco volato sul ponte dell'arcobaleno e lo facciamo con le bellissime parole di Lara che lo ha adottato dal canile municipale all'età di 14 anni:

 

Questi sono gli Occhi che mi hanno fatto fermare, il tuo sguardo magnetico che mi ha stregato!
“Ma ti rendi conto, ha già 14 anni, vivrà poco con te, poi soffrirai tanto, prendine un altro più giovane, oppure anche un cucciolo, così passerete più tempo insieme”
Soffrirai tanto? Soffrirò tanto, lo so .... E lui, lui non soffrirà?
Non soffre, come gli altri del resto, amici di gabbia? Non soffre di più di quelli che forse qualche possibilità ce l’hanno proprio perché sono cuccioli o più giovani? Non soffre alla sua età a continuare a vivere in gabbia e veder passare la gente davanti a sè ... “che bel musetto, ma è giovane, quanto ha? ... ha 14 anni! Ciao ...
Quante persone hai visto passarti davanti, quante nei tuoi anni di prigionia? Troppe! E rimanevi sempre li …
Ho fatto fortemente mia questa decisione, anche se c’erano persone che volevano convincermi del contrario.
Le persone non sanno cosa si perdono quando adotti un cane anziano.
La saggezza, la felicità nelle piccole cose, la calma, i propri limiti (che quelli sarebbe sempre buona cosa impararli il prima possibile) e tante, tante altre cose che custodisco gelosamente!
Mi hai insegnato tanto e questo tanto me lo tengo stretto nel cuore e nella mente e non mi interessa del resto; quando ho deciso di toglierti da quella gabbia ho semplicemente ascoltato il mio cuore.
Ora che te ne sei andato, manchi come l’ossigeno, ma credo succeda così, almeno per me succede cosi'.
Credo e spero di averti regalato un po’ di vita giusta e dignitosa, quello che meritavi, anche per quel poco che è durata, perché eri un cane fantastico e pieno di vita; ma d’altronde come tu mi hai insegnato, non è importante il quanto, ma il come ...
Riposa in pace Guerriero del mio cuore, del cuore di Niki che senza di te e’ un po’ persa, e di tutte quelle Persone che ti hanno voluto bene.
Ci rincontreremo, ne sono certa 


L'adozione del nostro guerriero Joey, ora Joy Bellè, è finita anche tra le pagine del Il Secolo XIX in questo bell'articolo.
Buona vita Joy Bellè.....te la meriti tutta!!!

 

Il nostro guerriero Joy è stato adottato!!!
In questa foto, scattatata quando era ancora in canile, la sua zampa stringe la mano della nostra volontaria e sua nuova mamma Chiara .
Ed insieme ci scrivono:

 

Io e te.
In questa foto non eravamo ancora Io e Te.
In questa foto tu sei un gatto un po’ malconcio che aspetta, una carezza, la pappa, una voce amica e la mia mano è solo la mano di una volontaria che riesce con dispiacere a venire troppo poco in canile per coccolarvi e prendersi cura di voi micetti...
Ma oggi, oggi tu fai parte della mia famiglia, con altri tre gatti.
Potrei dire di averti scelto tra tanti, ma non sarebbe vero, non ho avuto scelta.
Il tuo testone e la tua dolcezza mi sono entrati nel cuore, il tuo orecchio storto lo adoro; quando mi guardi con i tuoi occhietti un po’ stralunati mi fai morir dal ridere.
La Fiv? Non ci fa paura, la Fiv fa paura per i gattini che sono fuori, in strada, al freddo, vulnerabili e disarmati.
Sei un amore di gatto, sei un miracolato e tanti dicono fortunato; ma sono io che ho la fortuna di averti con me e vorrei che tanti capissero che adottare gatti adulti o malconci o stralunati è una fortuna, perché è un privilegio essere amati da esseri speciali.
Quindi questa volta grazie lo dico io a te e buona vita a noi, Joy. 
Chiara e Joy.


 L'adozione delle nostre Anna ed Elsa sulle pagine del Secolo XIX.

 

Qui sotto lo scritto del post da cui è stato preso spunto:

 

Alcuni cani quando arrivano in canile si portano dietro un bagaglio, alle volte più leggero, alle volte più pesante.
Voi quando siete arrivate avevate valigie molto pesanti e cicatrici di vita evidenti, che hanno fatto capire subito quale fosse stato il vostro vissuto.
Tremavate dalla paura e stavate sempre vicine l’una all’altra, appallottolate come un’unica entità vitale.
Per annusare, per fare i bisogni, per esplorare, per mangiare, per incoraggiarvi ... Anna e Elsa, due cagnette, ma una sola Anima!
Abbiamo capito da subito che vista la vostra vita in simbiosi non potevamo certo farvi un torto e separare due cuori speciali come voi e per questo vi abbiamo sempre presentato come adozione di coppia.
Abbiamo combattuto per questo, credendoci fino in fondo ... e finalmente in un giorno quasi alla fine dell’estate, é avvenuto il miracolo e una bellissima famiglia ha deciso di adottarvi entrambe, come era giusto che fosse.
Anche loro vedendovi e conoscendovi man mano, si sono resi conto che non potevate essere assolutamente separate!
Quel giorno eravamo strafelici per voi e non stavamo più nella pelle! Ora finalmente potete vivere la vita che vi siete sempre meritate, con tanto amore, coccole e un bel compagno di vita col quale giocare e fare lunghe passeggiate.
Ringraziamo di cuore Cinzia e Manuel per questa bella adozione, perché si sono fidati di noi e hanno capito che quel cancello dovevate varcarlo insieme.


Noi siamo in canile tutti i giorni per cercare di dare una vita degna di essere vissuta a tutti gli animali presenti, per chi ha avuto centinaia di richieste di adozione solo perchè di razza e per chi forse troverà una casa e per chi forse non la troverà mai.
E vogliamo bene a tutti nella stessa smisurata maniera.
Noi siamo in canile per gli ultimi,
siamo in canile per gli invisibili,
siamo in canile per chi ha un brutto carattere,
siamo in canile per chi esteticamente non va di moda,
In questo articolo uscito ieri su Il Secolo XIX e scritto dalla giornalista Sondra Coggio si parla di due animali sfortunati, due invisibili, due ultimi.
Anche se non saranno mai scelti, noi, per loro ci saremo, ci saremo sempre.

 

Di seguito il post scritto per cercare adozione a Polifemo:

 

POLIFEMO: IL GATTO CON SOLO DUE CANINI

C’era una volta in un ridente villaggio sospeso tra la terra e il mare un gatto di nome Polifemo.
Polifemo non aveva un padrone o una casetta tutta sua...viveva alla giornata...”Ehiiii vecchietta! Sono quiiii, ce li hai due croccantini?”, “ho catturato un topolino!”, “che freddo che c’è stasera,brrrr”.
Ma in pochi sapevano che Polifemo aveva un super potere: una forza eccezionale.
Come in ogni buona comunità felina, in quella di Polifemo c’erano i bulli...si credevano forti e invincibili facendo del male ai gatti più piccoli e deboli.
Ma un giorno arriva Polifemo e senza paura, con il suo super potere riesce a sconfiggerli uno alla volta...ma il prezzo da pagare è alto: infatti per ogni gatto difeso, Polifemo deve perdere un dente...
Un giorno dovette difendere addirittura una gattina incinta e le conseguenze per lui furono disastrose infatti dovette sacrificare il suo occhio per il bene della gatta e dei suoi piccoli. Dopo questo episodio tutti i gatti della zona cominciarono a chiamarlo come il forzuto ciclope della mitologia greca.
Ma Polifemo non si perse mai d’animo, aiutando circa 28 amici felini infatti questo piccolo supereroe ora conta solo due denti
Ora è Polifemo ad avere bisogno del vostro aiuto e cerca qualcuno disposto a sacrificare un dentino per permettergli di vivere gli ultimi anni circondato dall’amore e dal buon cibo...e poi diciamocelo, potreste vantarvi di avere un gatto con i super poteri.


L'adozione del cuore del gatto Harlock da parte dell'Assessore ai diritti animali del Comune della Spezia Giulia Giorgi su il Secolo XIX.

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

Un anno fa, ad agosto, l’assessore Giulia Giorgi aveva scelto al canile comunale della Spezia il gattino più fragile, acciaccato, diversamente bello. Non aveva un occhietto, partiva già vantaggiato. Far adottare un cane o un gatto al canile è già un’impresa faticosa, per i volontari. Se poi è disabile, la fatica raddoppia. Giulia aveva scelto proprio lui. Un anno di amore ha trasformato il piccolo in un sontuoso gattone.
«È passato un anno – racconta l’assessore – da quella mattina di agosto, in cui ti ho visto al nostro canile. Eri piccolo, indifeso, ma già speciale. Ora nonostante la tua piccola disabilità, sei diventato un super gattone».
Sono le adozioni più belle. E – per fortuna – esistono. Come nel caso di un cane anziano, Scimitarra, scelto due anni fa da una famiglia che lo ha voluto portare via al canile, in cui i volontari facevano il possibile, ma non potevano sostituire l’affetto di una famiglia.
Proprio ieri la famiglia ha scritto una bellissima lettera aperta, per raccontare «due anni di noi», ringraziando i volontari per aver tenuto così bene il nonnino, che ancora vive e che finalmente ha tutte le gioie che aveva sognato.
Per informazioni sulle adozioni dei gatti contattare Barbara 348-9761165 oppure Alessandra 328-2929254. Per le adozioni dei cani Losa 320-1458159 o Elisabetta al 338-2635117.

Articolo uscito su Il Secolo XIX

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

Il Comune della Spezia ha so­speso il mandato in base al quale la dipendente comunale Antonietta Zarrelli prestava parte del suo servizio presso la Provincia, nell'area del dirigente Gianni Benvenuto.
Lo portello provinciale di tutela degli animali, come concepito fin qui, è stato disattivato.
La decisione è maturata in autotutela, a fronte degli av­visi di conclusione delle indagini su presunti reati inerenti il canile comunale, all'indirizzo della Zarrelli e della sua dirigente degli anni fra 2012 e 2016, Laura Niggi. Su esposto di Legambiente, basato sulle testimonianze dei volontari del canile, il procuratore Rossella Soffio ha ipotizzato che gli uffici ab­biano pagato per anni un nu­mero di gatti maggiore del reale, con potenziale truffa e falso a carico dei funzionari, ma anche dei soggetti privati
che gestivano il canile, Anta prima e Animalcoop dopo. Nel caso della Zarrelli, le è stata contestata anche la di­vulgazione di notizie d’ufficio. Avrebbe informato Ernesto Zagni, di Animalcoop, di un controllo della polizia provinciale, che aveva for­malmente richiesto nell’eser­cizio dei suoi doveri.
Zagni e Valentina D’Ales­sandro, di Animalcoop, sono accusati anche di aver detenuto cani e gatti in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.
Al momento le accuse sono solo ipotizzate. Sarà il giudice dell’udienza preliminare a stabilire se archiviare o rinviare a giudizio. L’ammi­nistrazione civica ha preferito agire in autotutela. Già a metà dello scorso anno, quando si era appreso dell’inchiesta, la competenza del canile era stata passata dalla Zarrelli al dipendente Massimo Baudone, dalla dirigente Niggi al dirigente Massimiliano Curletto, fermi restando ovviamente i rapporti pro­fessionali all’intemo della struttura comunale, ma su al­tri settori.
Sulla stessa linea, è arrivata la sospensione del mandato in Provincia. Contattata, ieri la Zarrelli non ha inteso commentare. La notizia dell’inchiesta spezzina ha avuto eco anche a Castelnovo di Sotto, in Emilia, dove Valentina D’Alessandro ed Ernesto Zagni gestiscono - dall’estate scorsa - un canile privato. Si tratta della strut­tura denunciata a fine 2018 da una associazione animali­sta, che lamentava criticità gravi risalenti al periodo di gestione precedente.
Il Comune emiliano era in­tervenuto con un’ordinanza che vietava nuovi ingressi. La consigliera 5 Stelle Giulia Gibertoni ha chiesto di cono­scere lo stato attuale del rifu­gio, che ospita anche una dozzina di sfortunati cani li­guri, sequestrati anni fa, al centro di un contenzioso su chi debba pagare il manteni­mento.—


Quando abbiamo iniziato a partecipare a questo banchetto informativo che si tiene in concomitanza con la fiera degli uccelli a Sarzana la nostra Associazione non era ancora nata e partecipavamo come "Volontari del canile di San Venerio".
Sono passati sette anni (noi partecipiamo da 5 anni ed insieme a noi ed alla LIPU si sono aggiunte tante altre Associazioni del territorio.
Vorremmo ricordare che in tutti questi anni abbiamo soltanto fatto informazione in maniera pacifica e non abbiamo mai ceduto alle provocazioni di chi non voleva partecipassimo alla fiera.
E se anche l'anno prossimo ci sarà la fiera degli uccelli a Sarzana ci saremo anche noi a sensibilizzare le persone contro questa "tradizione" di far nascere vivere e morire un uccello in una minuscola gabbia solo per attirare in una trappola mortale i loro simili.
Un ringraziamento particolare va ad Ornella Civetta di Cittadini Consapevoli per l'organizzazione.

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

«È una forma di tortura e di sofferenza, rinchiudere in una gabbia un animale che è nato per volare. Si tratta di costrizioni che sempre più persone avvertono come crudeli. I richiami vivi sono un retaggio di epoche troppo distanti dalla nostra, metodi che vanno abbandonati e consegnati al passato». I volontari di undici associazioni ambientaliste hanno dato vita a un presidio di informazione e di sensibilizzazione, mirato a spiegare quanto sia doloroso, per un uccello, essere condannato a un ergastolo a vita. Non è la prima volta che il mondo del volontariato si unisce, per invitare al rispetto di tutte le forme di vita.
Per dare l’idea del disagio, i volontari si sono chiusi a turno in una gabbia, calando sul viso delle maschere. È stato un modo per comunicare in forma visiva il senso della manifestazione, che si è svolta in termini pacati, offrendo ai passanti l’opportunità di approfondire il tema. In molti si sono fermati ad ascoltare. Accanto ai volontari del gruppo Cittadini consapevoli, che hanno promosso il punto informativo, hanno preso parte i rappresentanti di Beta, Legambiente, Liberi, Anta, L’Impronta, Sos Randagi, Ca-terina, Arkus, Quattro zampe in verde, Lipu. Il fronte ambientalista è notoriamente distante dalle posizioni delle associazioni venatorie. «Nel caso dei richiami vivi - spiegano - il dissenso è condiviso anche da chi non necessariamente è animalista. Si tratta di forme di tortura non necessarie, che si potrebbero evitare».
Associazioni come la Lipu si battono da anni perché si ponga fine all’uso dei piccoli migratori, come i tordi ed i merli, ma anche di altre specie, per attirare uccelli della stessa specie, per abbatterli. Gli ambientalisti contestano l’inganno sotteso a questa pratica, che prevede che gli uccellini siano tenuti al buio per mesi e tirati fuori solo per le battute di caccia. —
 
 
 
 

La nostra bellissima Perla cerca casa ed è protagonista di questo articolo uscito su Il Secolo XIX.

 

Questo il post scritto per cercarle adozione:

 

Perla e la notte di San Lorenzo.

Io sono una gatta, ma ho sentito dire che la notte di San Lorenzo cadono le stelle e si possono esprimere i desideri, io di desideri non me ne intendo perché non ne ho molti in realtà; vorrei la pappa buona tutti i giorni, una cuccia morbida, le carezze solo quando voglio io perché appunto, sono una gatta e non voglio essere strapazzata come una pupazzina, vorrei anche un po' di amore e una famiglia per tutti i gattini che come me passano molto tempo della loro vita in gabbia.
Ma la notte di San Lorenzo è successa una cosa: una stellina è caduta proprio vicino alla mia gabbietta e mi ha sussurrato nelle orecchie che anch'io troverò una famiglia...
una famigliaaaa?!? oddio che gioia, mi sono vibrati tutti i baffi, la mia coda ha iniziato a vorticare dalla felicità e non stavo più nel pelo...
poi però mi sono svegliata ed ero ancora qui... chiusa nella mia gabbietta...
qualcuno può aiutare la mia stellina a far avverare il mio desiderio?


Articolo del Secolo XIX che parla della visita dell'associazione ANTA SPEZIA al Canile Municipale della Spezia.

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

Per otto anni, un po' di tempo fa, la onlus spezzina Anta ha gestito con dedizione il canile comunale della Spezia. Un anno fa ha affiancato i ragazzi della onlus L'Impronta, che hanno vinto la gara del Comune. E ora - trascorsi i primi 365 giorni - è salita a verificare. E ha promosso il risultato a pieni voti. “Fare volontariato attivo non è facile - spiega Anta - solo i folli, pensando di cambiare il mondo, alla fine lo cambiano davvero. E noi abbiamo pensato di poter cambiare in meglio la vita di tanti animali e abbiamo fatto tutto perché fosse così. I ragazzi dell'Impronta sono della stessa pasta. Vivono il canile come noi, da volontari puri. Pulizia impeccabile, piazzale ordinato ed accogliente, fiori e piante. Nessun odore o abbaio lamentoso”.
Anta ha girato ovunque, dalla lavanderia, “dove abbiamo visto belle pile di biancheria pulita, tanti collari in ordine, tendine, tovagliette”, alle gabbie.
Incontrando Marco, Elisabetta, Pierandrea, Valentina e la giovane Barbara. E Losa, che aveva appena finito la sua giornata al canile. Giudizi positivi sulle luci a led, alimentate dal nuovo impianto fotovoltaico, chiesto dall'Impronta e realizzato dal Comune.
“Seduti al fresco abbiamo assistito alla parata felice dei cani che abitano nella casetta del piazzale -raccontano Rossana, Raffaele, Elisa e Daniele - e al giro finale della sera, con un biscottino a tutti, un ultimo appello e un arrivederci al giorno dopo. Un canile a cinque stelle».

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