Articolo dedicato al nuovo gattile costruito dal Comune al Canile Municipale della Spezia uscito su il quotidiano La Nazione.
Per agevolarne la lettura riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:
Quest'anno abbiamo passato più tempo in casa. Le limitazioni agli spostamenti ci hanno costretti a rimanere nelle nostre abitazioni e molti di noi avranno sicuramente riscoperto la compagnia degli amici a quattro zampe, che in alcuni casi hanno contribuito ad alleviare la solitudine.
La necessità di un gattile in zona e la rinnovata sensibilità verso cani e gatti hanno portato l'amministrazione e i responsabili del canile municipale ad impegnarsi per dare, in tempi rapidi, uno spazio dotato di molte comodità appositamente pensato per i felini. La struttura adibita a gattile, situata all'interno del canile municipale di via Del Monte, è nata da una razionalizzazione dei risparmi, un investimento intorno ai 20mila euro, ed è stata pensata per offrire ogni comfort ai gatti da adottare e a quelli che hanno bisogno di assistenza.
A commentare la nuova apertura è stato il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini: «Il nostro desiderio è che questa struttura diventi un punto di riferimento, si tratta di un salto in avanti nella cura di cani e gatti malati o in difficoltà e per cuccioli abbandonati o in attesa di adozione.
Il modello che abbiamo pensato deve essere all'avanguardia e deve saper coniugare risparmio energetico e benessere per gli animali, ci piacerebbe che questa sensibilità venisse trasmessa alle generazioni future». Ad esprimere soddisfazione è anche l'assessore Giulia Giorgi: «Ringrazio gli uffici comunali che hanno consentito la realizzazione in tempi record di questa struttura, necessaria alla città, che ospita anche un'area sgambatura per i gatti e che si occupa anche di felini con problematiche. La nostra speranza è che ci siano tante adozioni da parte di persone che vogliano dare affetto agli animali». La pandemia da Covid-19 non ha fermato l'impegno del personale del canile municipale.
La responsabile Elisabetta Spinozzi spiega cosa è cambiato nel lavoro: «Dall'inizio, della pandemia abbiamo dovuto ricevere soltanto su appuntamento e rispettando le misure di sicurezza, il numero di adozioni è rimasto stabile perché noi cerchiamo sempre di accompagnare gli animali in un percorso che li faccia abituare alla nuova famiglia, rispettando i loro tempi e facendo loro conoscere i nuovi spazi un po' alla volta»