REXINO IL PRINCIPINO DI SAN VENERIO
Un bellissimo articolo della giornalista Sondra Coggio uscito su Il Secolo XIX tutto dedicato alla nostra mascotte Rexino. Se siete venuti a trovarci al canile municipale sicuramente l'avrete conosciuto perchè è lui il padrone di casa!!!
Per agevolare la lettura dell’articolo lo riportiamo qui sotto in maniera integrale:
Calzini bianchi lunghi. Barba brizzolata. E quel colletto speciale, folto, che sarebbe piaciuto ai nobili rinascimentali: che indossavano imponenti “gorgiere” candide, cucite apposta, e diventate nel tempo sempre più preziose e scolpite, come testimoniano gli splendidi ritratti dell’epoca, dal Cinquecento fino all’epoca di Rembrandt. Niente merletto, per lui. Niente lino. Il suo fascino aristocratico è merito della natura, che ha dipinto il suo manto con grande estro, divertendosi a punteggiare il grigio argento del dorso con spruzzate di bianco: sulla punta del codino, sul musetto, e soprattutto attorno al collo. Una mantella vaporosa, ruota attorno alla testolina di Rexino, sei anni appena, abbandonato in canile. Un cagnolino tanto intelligente e gentile, da conquistare la libertà di vivere ai piani alti, sul piazzale, insieme ai cani anziani. Il principino del rifugio di San Venerio è diventato un padrone di casa. Accoglie i visitatori, scodinzola alle famiglie in cerca di adozione, scorta diligentemente i volontari, da una parte all’altra. Pur essendo stato abbandonato, non ha mai perduto il suo sguardo garbato. Non c’è bisogno di dirgli che cosa fare. Lo intuisce. Sa benissimo quanto tocca a lui, per la sgambata. Sa quando è l’ora di prepararsi ad un’uscita esterna, in macchina. E coi suoi occhi vivaci osserva tutto quel che accade al canile. Rexino è un bellissimo cane, unico, speciale. E s’è talmente innamorato dei suoi “umani”, i volontari del canile, da infilarsi perfino nella fotografia ufficiale. Tutti erano in posa, quando è spuntato, con i suoi zampini candidi, a prendersi ancora tutte le coccole del giorno, fino all’ultima. Sarà Natale, fra qualche settimana. E tanti cani lo trascorreranno in canile. Rexino, con il suo collare plissettato. E tutti gli altri. Bob il pastore, Thor il molosso, Big e Miele, fra i più anziani. E le sorelle, Elsa ed Anna. E poi Saturno, Tess, e il timidissimo Ottavio, taglia piccola… un po’ abbondante. Ed il più triste, Boby, Bobino: ormai avanti con gli anni, taglia medio piccola, dolcissimo ma introverso. Ossa stanche, la fine che si avvicina, e l’ultimissima debole speranza di un abbraccio. Dai più piccini ai giganti buoni. Tutti diversi, tutti uniti da una storia infelice: essere stati abbandonati dai loro “umani”. Non è facile, passare dai divani e dai giardini ad una gabbia, seppure riscaldata. I volontari dell’Impronta, sperano che qualcuno si faccia un regalo, e investa sull’affetto di un amico incapace di tradire. Le referenti dell’associazione, per le adozioni dei cani, sono Elisabetta 338 2635117 e Losa 320 1458159. Si può telefonare prima, e mettersi d’accordo sulla visita. Il canile del Comune è sempre aperto. Rexino e gli altri sono là, e aspettano.