LA LIBERTA' DI VOLARE NON SI TOCCA.

Un cartello di Associazioni animaliste e ambientaliste contro lo svolgimento della fiera degli uccelli a Sarzana e sopratutto  contro la barabara usanza della detenzione e vendita dei richiamo vivi.

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

Uccelli privati della cosa più cara che hanno: la possibilità di volare in alto, nel cielo. Per le asso­ciazioni animaliste del territorio (Animalisti Italiani, Oasi Lipu, Lega Ami Vivisezione e Sos randagi, nonché per i volontari del canile di San Venerio), l'evento 'Fie­ra degli uccelli' - in programma il 4 settembre, in piazza Guido Jur­gens (Sarzana) - è un vero incu­bo. Tutte insieme puntano il dito contro l'amministrazione comu­nale che, a detta loro, è stata pro­ motrice di una fiera «diseducativa nei confronti dei diritti di esseri viventi indifesi. E così, questa do­menica, allestiranno in Comune un banchetto informativo nel luo­go di destinazione dell'evento.
«Uniti per il solito scopo. - si esprimono i volontari di San Venerio - Non è ammissibile pensa­re che gli animali siano stati creati per soddisfare le necessità umane». E proprio aI riguardo, spunta il tema della pratica dei 'richiami vivi', un procedimento che consiste nel rinchiudere volatili all'in­ terno di piccole gabbie, per poi portarli con sé durante la battuta di caccia ed usarli, infine, per attirare altri uccelli.
«La fiera degli uccelli è una tradizione, ma la sensibilità e le normative sugli animali sono cambiate. - commenta Paolo Canepa, delegato della sezione spezzina di Oasi Lipu -. È inumano cambiare l'orologio biologico degli uccelli in funzione della caccia e rinchiuderli, per il resto della loro esistenza, dentro gabbie infinitamente piccole». Non tarda ad arrivare la replica di Massimo Baudone, assessore all'ambiente del Comune di Sarzana. “La nostra città è legata al mondo della caccia. -argomenta Baudone - cac­ciarori curano i nostri boschi e i commercianti della 'Fiera degli uccelli' hanno le carte in regola per allestire i loro banchetti. Non mi schiero a favore o contro la caccia perchè I' integralismo non mi appartiene ma ci vuole sempre buon senso.” Ciò che possiamo, dunque, fare è verificare che le norme vengano rispettate».
Ma i volontari del canile di San Venerio non mollano la presa. All' appuntamento porteranno un paio d'occhi speciali, quelli di due ospiti del canile, che con i loro sguardi sinceri potranno stabilire un forte legame con le persone di passaggio. “Federcaccia giustifica la fiera in nome della tradizione. - conclude Federica Furlan, presidente di 'Animalisti Italiani' – In passato poteva essere accettabile, ora non lo è più. La Speranza è che la fiera venga debellata una volta per tutte”.
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