Una brutta pagina della nostra vita. Estromessi senza motivo dal canile.
Situazione poi risolta grazie alla commissione comunale indetta per chiarire la questione.
Per agevolarne la lettura riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:
SONO STATI estromessi dal canile comunale: dopo aver segnalato una serie di criticità. Si sono rivolti ai consiglieri Edmondo Bucchioni, Marcello Delfino e Giulio Guerri che hanno chiesto una seduta urgente di commissione, per ascoltarli. E ieri, dopo una lunga affollata audizione, tutti i consiglieri presenti – all'unanimità – hanno chiesto che i giovani siano riammessi dal gestore del canile, che opera in appalto.
I volontari hanno riferito di essere stati respinti, dopo mesi di proficua collaborazione. solo per aver sollevato dubbi “sul poco rigore nelle sterilizzazioni, sui criteri organizzativi, e sulle tante cucciolate in ingresso, con episodi di moria di cuccioli, e casi di contagio". Si sono trovati le porte chiuse: una forma di ritorsione. ha interpretato Bucchioni. Conclusa la testimonianza dei giovani, tutti i consiglieri hanno biasimato l'accaduto, e rivendicato il libero diritto di critica e di espressione: Delfino e Guerri. ma anche Roberto Masia. Maria Grazia Frijia. Gipo Sommovigo.
E’ stato chiesto conto al Comune dei fatti segnalati dai volontari. La dirigente Niggi ha escluso criticità: va tutto bene, ha detto, come attestato dagli stessi Nas il giorno prima. La dirigente del servizio tutela animali. Antonietta Zarrelli. ha rivendicato 16 anni di impegno: rilevando che il municipale, grazie alle adozioni, è sceso a soli 80 cani, mentre il Pezzino è sui 300, e "là davvero i volontari non entrano". Per l'assessore Patrizia Saccone. il problema non esiste: “le segnalazioni sono servite a migliorare, il gestore apprezza i volontari e loro apprezzano il gestore".
Punti di vista diversi, insomma. Il presidente delia commissione. Armani, ha annotato comunque la richiesta unanime dei consiglieri: la riammissione dei volontari, e la convocazione del gestore, quanto prima per sentire la sua versione dei fatti. Certo è che i giovani non intendono rinunciare a prestare la propria opera meritoria: e se frizione c'è stata, va superata. Questa la posizione della commissione.
In quanto alle cucciolate rinvenute sul territorio, non è chiara la provenienza. Spezia potrebbe anche essere interessata dalla tratta dei cani dal sud. Esiste infatti un fenomeno nobile, solidale, di adozioni alla luce del sole: ma c'è un fenomeno parallelo, ignobile, di staffette per denaro, che fanno nascere cuccioli solo per interesse economico. «Ci si può salvare - ha detto la Zarrelli – solo imponendo le sterilizzazioni a chi non intenda tenere i cuccioli». Ma per questo serve una legge nazionale, che al momento non c'è.