space
Adozioni
Abbiamo raggiunto 357 adozioni!
Grazie a tutti quelli che lo hanno reso possibile
Seguici sui social

 

Anche quest'anno potete decidere di aiutare la nostra piccola associazione destinandoci il 5x1000 della vostra dichiarazione dei redditi specificando il nostro codice fiscale 91089910110. 

Un cartello di Associazioni animaliste e ambientaliste contro lo svolgimento della fiera degli uccelli a Sarzana e sopratutto  contro la barabara usanza della detenzione e vendita dei richiamo vivi.
 
Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:
 
Uccelli privati della cosa più cara che hanno: la possibilità di volare in alto, nel cielo. Per le asso­ciazioni animaliste del territorio (Animalisti Italiani, Oasi Lipu, Lega Ami Vivisezione e Sos randagi, nonché per i volontari del canile di San Venerio), l'evento 'Fie­ra degli uccelli' - in programma il 4 settembre, in piazza Guido Jur­gens (Sarzana) - è un vero incu­bo. Tutte insieme puntano il dito contro l'amministrazione comu­nale che, a detta loro, è stata pro­ motrice di una fiera «diseducativa nei confronti dei diritti di esseri viventi indifesi. E così, questa do­menica, allestiranno in Comune un banchetto informativo nel luo­go di destinazione dell'evento.
«Uniti per il solito scopo. - si esprimono i volontari di San Venerio - Non è ammissibile pensa­re che gli animali siano stati creati per soddisfare le necessità umane». E proprio aI riguardo, spunta il tema della pratica dei 'richiami vivi', un procedimento che consiste nel rinchiudere volatili all'in­ terno di piccole gabbie, per poi portarli con sé durante la battuta di caccia ed usarli, infine, per attirare altri uccelli.
«La fiera degli uccelli è una tradizione, ma la sensibilità e le normative sugli animali sono cambiate. - commenta Paolo Canepa, delegato della sezione spezzina di Oasi Lipu -. È inumano cambiare l'orologio biologico degli uccelli in funzione della caccia e rinchiuderli, per il resto della loro esistenza, dentro gabbie infinitamente piccole». Non tarda ad arrivare la replica di Massimo Baudone, assessore all'ambiente del Comune di Sarzana. “La nostra città è legata al mondo della caccia. -argomenta Baudone - cac­ciarori curano i nostri boschi e i commercianti della 'Fiera degli uccelli' hanno le carte in regola per allestire i loro banchetti. Non mi schiero a favore o contro la caccia perchè I' integralismo non mi appartiene ma ci vuole sempre buon senso.” Ciò che possiamo, dunque, fare è verificare che le norme vengano rispettate».
Ma i volontari del canile di San Venerio non mollano la presa. All' appuntamento porteranno un paio d'occhi speciali, quelli di due ospiti del canile, che con i loro sguardi sinceri potranno stabilire un forte legame con le persone di passaggio. “Federcaccia giustifica la fiera in nome della tradizione. - conclude Federica Furlan, presidente di 'Animalisti Italiani' – In passato poteva essere accettabile, ora non lo è più. La Speranza è che la fiera venga debellata una volta per tutte”.

Un cartello di Associazioni animaliste e ambientaliste contro lo svolgimento della fiera degli uccelli a Sarzana e sopratutto  contro la barabara usanza della detenzione e vendita dei richiamo vivi.

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

Uccelli privati della cosa più cara che hanno: la possibilità di volare in alto, nel cielo. Per le asso­ciazioni animaliste del territorio (Animalisti Italiani, Oasi Lipu, Lega Ami Vivisezione e Sos randagi, nonché per i volontari del canile di San Venerio), l'evento 'Fie­ra degli uccelli' - in programma il 4 settembre, in piazza Guido Jur­gens (Sarzana) - è un vero incu­bo. Tutte insieme puntano il dito contro l'amministrazione comu­nale che, a detta loro, è stata pro­ motrice di una fiera «diseducativa nei confronti dei diritti di esseri viventi indifesi. E così, questa do­menica, allestiranno in Comune un banchetto informativo nel luo­go di destinazione dell'evento.
«Uniti per il solito scopo. - si esprimono i volontari di San Venerio - Non è ammissibile pensa­re che gli animali siano stati creati per soddisfare le necessità umane». E proprio aI riguardo, spunta il tema della pratica dei 'richiami vivi', un procedimento che consiste nel rinchiudere volatili all'in­ terno di piccole gabbie, per poi portarli con sé durante la battuta di caccia ed usarli, infine, per attirare altri uccelli.
«La fiera degli uccelli è una tradizione, ma la sensibilità e le normative sugli animali sono cambiate. - commenta Paolo Canepa, delegato della sezione spezzina di Oasi Lipu -. È inumano cambiare l'orologio biologico degli uccelli in funzione della caccia e rinchiuderli, per il resto della loro esistenza, dentro gabbie infinitamente piccole». Non tarda ad arrivare la replica di Massimo Baudone, assessore all'ambiente del Comune di Sarzana. “La nostra città è legata al mondo della caccia. -argomenta Baudone - cac­ciarori curano i nostri boschi e i commercianti della 'Fiera degli uccelli' hanno le carte in regola per allestire i loro banchetti. Non mi schiero a favore o contro la caccia perchè I' integralismo non mi appartiene ma ci vuole sempre buon senso.” Ciò che possiamo, dunque, fare è verificare che le norme vengano rispettate».
Ma i volontari del canile di San Venerio non mollano la presa. All' appuntamento porteranno un paio d'occhi speciali, quelli di due ospiti del canile, che con i loro sguardi sinceri potranno stabilire un forte legame con le persone di passaggio. “Federcaccia giustifica la fiera in nome della tradizione. - conclude Federica Furlan, presidente di 'Animalisti Italiani' – In passato poteva essere accettabile, ora non lo è più. La Speranza è che la fiera venga debellata una volta per tutte”.

Articolo uscito su il quotidiano Il Secolo XIX che presenta l'evento 

Articolo uscito su il quotidiano Il Secolo XIX che presenta l'evento  "IL CANILE VA IN CITTA' NIGHT EDITION".

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

I VOLONTARI del canile comunale della Spezia ripropongono oggi,12agosto, dalle 20 alle 23.30, la bella iniziativa del "canile in città". Porteremo in centro alcuni dei cani che sperano in una adozione - sottolinea il volontario Pierandrea Fosella - nella speranza che possano trovare una famiglia: è l'occasione per vederli, e per verificare che si tratta di cani più che pronti ad entrare in una casa. e a dare tanto affetto. I volontari passeranno nella Piazza e nel corso Cavour, per raggiungere Piazza Beverini, e spostarsi poi alla Passeggiata Morin. Faranno tappa, ancora in Piazza Europa, in via del Prione, e in Piazza del Bastione. La partenza è fissata per le 20 da Piazza del Mercato. E' un evento gratuito, aperto a tutti, nato esclusivamente dalla buona volontà dei volontari, in collaborazione con il canile comunale. Ci sarà la bionda cagnolina Carlotta, vivace e allegra, e ci sarà Eddy, per la prima volta in centro, con la sua taglia medio piccola. E Bella, la veterana, che già ha partecipato a tante uscite, ma ancora non ha trovato casa. E il piccolo Giulio, giovane, tranquillo. E il bellissimo Jack, che aveva una famiglia, ma è stato portato in canile, e non ha perso comunque la voglia di vivere e di giocare.


I nostri Lucky e Laffy cercano casa.
 
Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:
 
Luffy  e Lucky e offrono  affetto in cambio di qualche carezza.
Luffy  e Lucky, una coppia di maschietti, cresciuti insieme, sperano in un adozione. Nell’immagine sono al canile di San Venerio, in attesa che qualcuno li adotti.

I nostri Lucky e Laffy cercano casa.

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

Luffy  e Lucky e offrono  affetto in cambio di qualche carezza.

Luffy  e Lucky, una coppia di maschietti, cresciuti insieme, sperano in un adozione. Nell’immagine sono al canile di San Venerio, in attesa che qualcuno li adotti.


Articolo uscito su Il Secolo XIX che racconta l'evento

Articolo uscito su Il Secolo XIX che racconta l'evento "IL CANILE VA IN CITTA' SUMMER EDITION".

Una passeggiata in centro città con i cani del Canile Municipale della Spezia con percorso, orari e tappe di sosta predefiniti.

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

GRAZIE ai volontari del canile comunale di San Venerio, all'associazione Beta, e agli Animalisti Italiani, più animali in cerca di adozione - dei due canili della Spezia e di Castelnuovo Magra- hanno potuto fare una bella passeggiata per le vie del centro. Ha partecipato anche l'associazione Sos Randagi, che ha tanti gattini da far adottare, e ha portato un cartellone con le loro fotografie. La manifestazione, che si ripeterà, si intitola "L'amore non si compra, si adotta". Le immagini, diffuse dal canile municipale della Spezia, sono di Federico Baratta e di Maurizio Donati.
Si tratta di una iniziativa che nasce dal volontariato: persone che dedicano il proprio tempo libero a collaborare con le strutture di ricovero dei cani abbandonati facendo loro compagnia, portandoli fuori, lavandoli e soprattutto facendo recuperare loro la voglia di vivere, e di socializzare di nuovo, nonostante il trauma dell'abbandono. Ci sono, nei canili figure professionali, e personale pagato: ma l'apporto del volontariato è fondamentale, per completare il quadro. I cani dei canili sono stati sfortunati, ma possono diventare splendidi compagni di viaggio, anche se hanno sofferto, in passato.
Sono cani normalissimi, equilibrati, gioiosi e affettuosi- spiega Pierandrea Fosella, fra i volontari più attivi di San Venerio – sanno comportarsi benissimo, aspettano solo una vita normale, fuori dalla gabbia.
Da Tavolara, sono arrivati Amabile, Arcadio, Eskimo, Kamal, Kinder, da San Venerio Asia, e Arturo, Lucky e Lucky nero, e Ralph ,e Asia 2. La passeggiata ha attraversato tutto il centro.

Una brutta pagina della nostra vita. Estromessi senza motivo dal canile.
Situazione poi risolta grazie alla commissione comunale indetta per chiarire la questione.
 
Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:
 
SONO STATI estromessi dal canile comunale: dopo aver segnalato una serie di criticità. Si sono rivolti ai consiglieri Edmondo Bucchioni, Marcello Delfino e Giulio Guerri che hanno chiesto una seduta urgente di commissione, per ascoltarli. E ieri, dopo una lunga affollata audizione, tutti i consiglieri presenti – all'unanimità – hanno chiesto che i giovani siano riammessi dal gestore del canile, che opera in appalto.
I volontari hanno riferito di essere stati respinti, dopo mesi di proficua collaborazione. solo per aver sollevato dubbi “sul poco rigore nelle sterilizzazioni, sui criteri organizzativi, e sulle tante cucciolate in ingresso, con episodi di moria di cuccioli, e casi di contagio

Una brutta pagina della nostra vita. Estromessi senza motivo dal canile.

Situazione poi risolta grazie alla commissione comunale indetta per chiarire la questione.

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

SONO STATI estromessi dal canile comunale: dopo aver segnalato una serie di criticità. Si sono rivolti ai consiglieri Edmondo Bucchioni, Marcello Delfino e Giulio Guerri che hanno chiesto una seduta urgente di commissione, per ascoltarli. E ieri, dopo una lunga affollata audizione, tutti i consiglieri presenti – all'unanimità – hanno chiesto che i giovani siano riammessi dal gestore del canile, che opera in appalto.
I volontari hanno riferito di essere stati respinti, dopo mesi di proficua collaborazione. solo per aver sollevato dubbi “sul poco rigore nelle sterilizzazioni, sui criteri organizzativi, e sulle tante cucciolate in ingresso, con episodi di moria di cuccioli, e casi di contagio". Si sono trovati le porte chiuse: una forma di ritorsione. ha interpretato Bucchioni. Conclusa la testimonianza dei giovani, tutti i consiglieri hanno biasimato l'accaduto, e rivendicato il libero diritto di critica e di espressione: Delfino e Guerri. ma anche Roberto Masia. Maria Grazia Frijia. Gipo Sommovigo.
E’ stato chiesto conto al Comune dei fatti segnalati dai volontari. La dirigente Niggi ha escluso criticità: va tutto bene, ha detto, come attestato dagli stessi Nas il giorno prima. La dirigente del servizio tutela animali. Antonietta Zarrelli. ha rivendicato 16 anni di impegno: rilevando che il municipale, grazie alle adozioni, è sceso a soli 80 cani, mentre il Pezzino è sui 300, e "là davvero i volontari non entrano". Per l'assessore Patrizia Saccone. il problema non esiste: “le segnalazioni sono servite a migliorare, il gestore apprezza i volontari e loro apprezzano il gestore".
Punti di vista diversi, insomma. Il presidente delia commissione. Armani, ha annotato comunque la richiesta unanime dei consiglieri: la riammissione dei volontari, e la convocazione del gestore, quanto prima per sentire la sua versione dei fatti. Certo è che i giovani non intendono rinunciare a prestare la propria opera meritoria: e se frizione c'è stata, va superata. Questa la posizione della commissione.
In quanto alle cucciolate rinvenute sul territorio, non è chiara la provenienza. Spezia potrebbe anche essere interessata dalla tratta dei cani dal sud. Esiste infatti un fenomeno nobile, solidale, di adozioni alla luce del sole: ma c'è un fenomeno parallelo, ignobile, di staffette per denaro, che fanno nascere cuccioli solo per interesse economico. «Ci si può salvare - ha detto la Zarrelli – solo imponendo le sterilizzazioni a chi non intenda tenere i cuccioli». Ma per questo serve una legge nazionale, che al momento non c'è.