Cleo e Stella sul Secolo XIX.
Per agevolarne la lettura riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:
Nuovo appello per i mici ospitati nella struttura comunale
CLEO è arrivata con la sorellina. Due belle gattine, adulte, ma giovani. Solo che l'altra è stata adottata. Lei no, ed è rimasta da sola, al gattile. Cleo ha tutto quel che le serve, per sopravvivere: confort e riparo, disponibilità di acqua e di cibo, altri gatti. Solo che non è la stessa cosa di una casa. I volontari sono certi che saprebbe ambientarsi bene in una famiglia, e ritrovare la piena serenità. Il gattile, nasce proprio come ricovero temporaneo, ma non è "per sempre". E Cleo lo sa. Ci spera. Non disdegna le coccole, come mostra l'immagine, di Chiara Bellè, in braccio a Martina, una delle volontarie di San Venerio. I gatti adulti sanno amare moltissimo, sono riconoscenti a chi si prende cura di loro, perché pur avendo un'indole libera, e pur amando mantenere quel fascino misterioso di tutti i felini, se sono stati abituati a vivere in una casa, poi soffrono, in prigionia.
Cleo è pronta, attende solo una chiamata. Non è la sola.
Anche Stella cerca casa. Occhi verdi, manto scuro, ha un anno e qualche mese di vita. Si trova nel piccolo spazio in cui vengono tenuti i mici ospitati dal Comune, e dimostra di poter stare ben a suo agio con gli altri gatti.
Una buona notizia, riguarda invece il gattino Bud, considerato il "principino monello" del canile. Una famiglia - raccontano i volontari de L'Impronta - se n'è innamorata, e l'ha scelto e l'ha portato a casa. La struttura comunale di San Venerio è sempre aperta per le visite.