space
Adozioni
Abbiamo raggiunto 368 adozioni!
Grazie a tutti quelli che lo hanno reso possibile
Seguici sui social

 

Anche quest'anno potete decidere di aiutare la nostra piccola associazione destinandoci il 5x1000 della vostra dichiarazione dei redditi specificando il nostro codice fiscale 91089910110. 

  L'ADOZIONE DEL NOSTRO VECCHIO SAMMY.
L'ADOZIONE DEL NOSTRO VECCHIO SAMMY.
Torna indietro

 

Sammy, vecchio gatto cieco ha trovato casa a Genova e gli è stato decicato un articolo su Il Secolo XIX.

 

Per agevolarne la lettura  riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:

 

Il suo problema, è che Sammy non lo sa. Non sa, o non vuole accettare, di essere ormai cieco. Non sa, o non vuole accettare, di essere un vecchietto, con una marea di acciacchi sulle spalle. E in canile, chiuso nel suo trasportino, continuava a tentare la fuga, incapace di rassegnarsi ad aspettare così, rinchiuso, la sua fine. Era, il suo, un sogno impossibile. Nessuno cerca un gatto così vecchio, con tutti quei problemi. E tuttavia, ci sono miracoli che nascono da un’affinità di anime, capace di azzerare chilometri di distanza. Sammy, il micio rosso, ha trovato un’adozione. Ed è una storia bellissima. Barbara, una giovanissima volontaria dell’Impronta, s’è presa a cuore il nonnino. Gli ha messo la pettorina, l’ha portato fuori, sul piazzale, con lui che gongolava come un matto. E gli ha fatto un video. «Non si sa mai – diceva – che qualcuno si intenerisca…». La Rete unisce. Le immagini buffe, con Sammy che saltella felice, occhi spenti ma pieni di luce interiore, sono arrivate ad Elena, un avvocato dal cuore tenero. E pur vivendo a Genova, ha deciso di prendere con sè quel vecchino terribile. «Fin da bambina, raccattavo animali – racconta divertita – e li portavo a casa. Il nonno era medico. E io ne ho fatto il mio veterinario di fiducia. Certo, non era la sua specializzazione, ma per le medicazioni potevo contare su di lui…». In famiglia, tutti amano gli animali. Ed Elena, ora che è sposata, ha fatto un patto col marito: «Non più di tre». Tre, sì: che si sommano a quelli che porta ai suoi familiari, e a quelli che salva in vacanza, in Tunisia, la terra originaria dello sposo. «Anche là – sorride – mi è capitato già di fare qualche salvataggio». Sammy è stato fortunato. Di più. «Non so quanto vivrà, ma non morirà in gabbia – spiega – perché non sarebbe stato giusto. La mia abitazione ha un giardino, grande, al sole. In questo momento ho una gatta di 17 anni, vispissima, e sempre affamata, ed una tartaruga: oltre ad un cagnolino adottato alla Spezia. E lui si sta ambientando benissimo». Nonno Sammy zampetta ovunque. «Non vede, ed è probabilmente sordo, ma il suo olfatto gli permette di intuire dove sono: viene a farsi coccolare, poi corre fuori. Una trottola». Grazie ai volontari, grazie ad Elena, la sua lunga prigionia è finita. Non conta più, quanto gli resti da vivere. Se e quando accadrà, sarà sul divano di casa, oppure al sole. E questa felicità, non ha prezzo.