Consigli su come tutelare i nostri amici a quattro zampe in questo articolo uscito sul quotidiano La Nazione e scritto dalla giornalista Giulia Tonelli.
Per agevolarne la lettura riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:
Caldo, caldo, caldo, lo stiamo soffrendo tutti in questi giorni. E I nostri amici a quattro zampe? Per capire come comportarci con loro, abbiamo ascoltato i consigli dei volontari dell'associazione 'L'impronta' che gestisce il canile di San Venerio. Fra dati noti ed esperienze personali, ecco quanto ci hanno detto. Per prima cosa, che i cani o i gatti non sudano. «La loro termoregolazione avviene con un sistema di 'raffreddamento ad aria', per mezzo di piccoli e frequenti atti respiratori, che accelerano il passaggio dell'aria sulle superfici umide del cavo orale in modo da disperdere il calore. Più l'aria è calda, più rischi por cuccioli, animali anziani, obesi o con malattie cardiocircolatorie e dell'apparato respiratorio. Non solo, pure le razze brachicefale (ad esempio bulldog e gatti persiani, ndr}, in cui il diametro longitudinale del cranio supera solo di poco quello trasversale. Il colpo d calore è un episodio grave e si manifesta quando vi sono temperature ambientali od umidità elevate, scarsa ventilazione, situazione di stress, come spazi angusti o sforzi eccessivi». Poi, dicono di stare attenti alle loro temperature normali. «Il sistema di termoregolazione non riesce a mantenere la temperatura corporea nei limiti fisiologici. Per il cane, la normalità varia fra 38.5 e 39 gradi, per il gatto sale anche a 39.5. La cavia spazia fra 38 e 39.5, come iI coniglio. Il criceto resta fra 36 e 37.5, come il cincillà, mentre il furetto sta fra 38 e 40 gradi. Se la temperatura sale e sale, arrivando oltre 40. fino a 43 gradi, può essere disastroso. Questo è il motivo per cui non bisogna mai lasciare i propri animali d'affezione esposti all'azione diretta dei raggi solari, o legati a catena. o bloccati in gabbia. E anche una passeggiata troppo lunga. sotto il sole cocente, può fare tanti danni, fra prurito, infiammazioni e addirittura ustioni.
Gli animali a mantello nero sono a rischio perché il colore scuro aumenta l'assorbimento dei raggi solari, mentre quelli a mantello e cute bianchi sono più sensibili ai raggi solari, specialmente nella zona della testa, occhi, orecchie e muso. Attenzione poi agli animai tosati, vista la mancanza di proteine data dal pelo, per cui vanno protetti bene». Consigli pratici, poi sono tratti dal vademecum del ministero della Salute: non lasciare gli animali in auto poiché non è sufficiente lasciare i finestrini un poco aperti e neanche parcheggiare all'ombra, perché l'abitacolo del veicolo si riscalda rapidamente; assicurarsi che abbiano sempre a disposizione acqua fresca, soprattutto dopo 'esercizio fisico; evitate di portar: a spasso nelle ore più calde della giornata; valutare la possibilità di portare i cani in spiaggia solo se sussistono condizioni favorevoli di ventilazione e di ombra. Poi. in caso di emergenza. se l’animale ha subito un colpo di calore occorre, innanzitutto, evitare di usare ghiaccio o acqua ghiacciata, poi portarlo rapidamente in un ambiente fresco e ventilato, e raffreddarlo con acqua fresca attraverso docce o panni bagnati applicati al collo, alla testa, alle ascelle e alla regione inguinale: occorre comunque consultare nel più breve tempo possibile un medico veterinario e monitorare la situazione per le successive 24-48 ore. Molta attenzione deve essere fatta ai viaggi in auto evitando di compierli nelle ore più calde e ricordandosi di portare sempre appresso una ciotola d'acqua e un piccolo asciugamano. mantenendo sempre l'abitacolo fresco, senza esagerare con l'aria condizionata, guidando dolcemente per evitare il mal d'auto (al quale sono maggiormente predisposti i cuccioli).
In caso di agitazione, affanno, salivazione eccessiva, eruttazione e vomito, meglio rivolgersi al veterinario che può prescrivere farmaci efficaci che devono essere somministrati prima del viaggio. Naturalmente, nei viaggi lunghi bisogna fare delle soste regolari per consentire all'animale di scendere dall’auto e sgranchirsi i muscoli o fare i propri bisogni.