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Vogliamo condividere con voi questo articolo uscito su Il Secolo XIX e scritto dalla giornalista Sondra Coggio.
Anche se siamo formalmente i gestori del canile, noi ci sentiamo e siamo Volontari, quegli stessi Volontari che anni fa pensavano che un’altra idea di canile fosse possibile.
Non avevamo certezza che il sogno di donare ai nostri amici una vita dignitosa e degna di essere vissuta fosse economicamente sostenibile.
Ci credevamo, lo pensavamo, ma non ne avevamo certezza.
Adesso dopo tre anni di gestione possiamo dirlo a voce alta………… un’altra idea di canile è possibile.
Un canile dove gli animali abbiano a disposizione solo cibo di prima qualità.
Un canile dove a tutti gli animali che ne hanno bisogno venga somministrato cibo curativo.
Un canile, senza gabbie con bollini rossi, dove TUTTI i cani, anche quelli problematici, TUTTI i giorni sgambano.
Un canile dove ogni animale ha le stesse possibilità di cura di un animale di proprietà.
Un canile dove tutti i soldi risparmiati vengono investiti nel miglioramento della struttura e per migliorare la vita dei suoi ospiti.
Un canile dove gli animali non soffrano il freddo d’inverno ed il caldo d’estate.
Un canile dove le gabbie sembrino un po' meno prigioni e un po' più casa.
Un canile dove tutti i cani abbiano una baia con una coperta pulita d’inverno ed un lenzuolo d’estate.
Un canile che cerca per quanto possibile di "viziare" i suoi ospiti
Un canile dove nessun animale muore da solo, ma con noi accanto che siamo la loro famiglia.
Un canile "trasparente", dove ogni Comune convenzionato può controllare online, in tempo reale, il numero di cani e gatti a suo carico.
Un canile che costa ai cittadini della Spezia in media un 30% meno della gestione precedente.
Noi ci abbiamo messo l’anima per trasformare il Canile Municipale della nostra città in un posto migliore per gli animali ospitati, tanti di noi stanno dedicando a questo progetto tutta la loro vita.
Ma se quello che anni fa ci poteva sembrare solo un sogno si sta trasformando in realtà è merito anche della lungimiranza di questa Amministrazione Comunale, sempre al nostro fianco, che considera i cani ed i gatti rinchiusi nel canile non come un costo ed un peso ma come una risorsa, come la cartina di tornasole del grado di civiltà della nostra città.
Ed è merito anche vostro, che continuate a sostenerci e spronarci con il vostro affetto.
E quello che è stato fatto fino ad adesso è solo l’inizio……..questa è una promessa per i nostri ospiti e per tutti voi che avete sempre creduto nei nostri sogni.
Per agevolarne la lettura riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:
Fra 2000e 2010 al canile comunale di San Venerio c'erano in media 170 cani in gabbia, con un picco di 195 nel 2005.
A fine 2018 erano 101, come nel famoso film Walt Disney. Sono scesi a 85 lo scorso anno. Ed ora sono una decina di meno.
Il Comune della Spezia vanta l'unica struttura pubblica dell'intera provincia spezzina. Ed è un'eccellenza. La media delle adozioni, tutte con percorso di accompagnamento, ha superato la quarantina l'anno, riuscendo a far riconquistare in libertà anche a cani veramente anziani e ormai acciaccati. Sono risultati che ragazzi de L'Impronta, che gestiscono il rifugio, hanno ottenuto con sincera dedizione e, attraverso un’operazione di trasparenza assoluta.
Social, sito web, continue campagne di sensibilizzazione. È possibile vedere immagini e video di tutti i cani e gatti in cerca di casa. Il canile privato del Pezzino, convenzionato con numerosi Comuni, ha fatto solo 13 adozioni nel 2018 e 22 nel 2019, pur avendo fra 135 e 150 cani. Un po' meglio è andato il 2020, con 35 uscite, a fronte di 117 cani. In tre anni, peraltro, Il Pezzino ha denunciato una media di 26 decessi l’anno, contro gli 8 del canile del Comune. Il dato complessivo della provincia fa comunque ben sperare. I cani presenti nei canili a fine 2010 erano 400, quando erano ancora Tavolara.
Ora siamo a 200. il canile di San Venerio è stato tutto risanato con il sostegno del Comune. Sono state aperte nuove aree di sgambata. È stato scelto cibo di alta qualità. E la svolta è stata così convincente da spingere più imprese spezzine a collaborare a titolo di volontariato, per far vivere ancora meglio cani e gatti in attesa di una famiglia. È stato appena installato un sofisticato impianto di raffrescamento cita nebulizza l'acqua nelle gabbie. I cani non si bagnano, ma la temperatura attorno si abbassa. La ditta spezzina Meccanica Lazzerini, con Claudio Lazzerinl ed Andrea Ronco, non ha chiesto nulla per il lavoro. Solo il nudo costo dei materiali. Ed è arrivata questa freschezza benefica, importantissima. Perché se fa troppo caldo, cani e gatti, iniziano a respirare più in fretta, per accelerare il passaggio dell'aria sulle superfici umide della bocca e disperdere il calore. E, se sono cuccioli, anziani o fragili, rischiano molto. Mai esporli all'azione diretta dei raggi solari, legati a catena o bloccati in gabbia o in auto. In caso malaugurato di colpo dl calore vanno portati subito al fresco, raffreddati con docce o panni bagnati applicati al collo, alla testa, alle ascelle e alla regione inguinale, senza usare mai ghiaccio o acqua ghiacciata. Sentire subito un medico veterinario e monitorare per le successive 24/48 ore.
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