Per agevolarne la lettura riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:
“Otto cani sono stati prelevati dal rifugio della Spezia e spostati a quello di Tavolara. Erano qui da tempo, ed i volontari del canile protestano, lamentando lo stress subito.In parallelo, la consigliera regionale di Lega Nord, Stefania Pucciarelli, chiede spiegazioni.Willy, Rotella, Zagor, Stella, Freccia, Sunny, Bentley e Gino, sono cani trovati a Sarzana. Di chi fossero, prima, non si sa. Si sa che il Comune, tramite gara, s’era affidato alla società Ernesto Zagni: destinandoli ad andare in Emilia.Senza nuove gare, ad un certo punto è subentrata una società con ragione sociale diversa, Animal Coop. Stessa sede, amministratore legale lo stesso Zagni. Lo stesso passaggio ha interessato altri Comuni d’Italia, che hanno firmato determinazioni di “modifica della ragione sociale del destinatario del servizio”. San Pietro in Casale, atto 32 del 2016: “ LA Zagni Ernesto è stata assorbita da Animal Coop.” Bentivoglio, determina 62 del 2016: subentra “ la ex ditta Ernesto Zagni”.E via così. Sarzana, forse non potendo modificare l’esito della gara, ha “trasferito” l’incarico in convenzione.
Destinazione, sempre l’Emilia. Quando però Animal Coop ha preso in gestione il canile della Spezia, più vicino, Sarzana ha chiesto di appoggiare qui i nuovi ingressi, “i primi dieci giorni”: per agevolare i padroni che li cercassero.
Fatto sta, i cani sono rimasti per mesi, alla Spezia. La piccola Rotella, timorosa anche della sua ombra, era lì da una anno e mezzo. Poi, il trasferimento a Tavolara, dove opera un terzo soggetto, la neonata Pet Service, che ha assunto come dipendente Zagni. I volontari contestano i metodi. La Pucciarelli chiede “ gli elenchi dei cani “, vuol sapere”di dove siano”, e ricorda che “hanno emozioni, non sono pacchi postali o merce di scambio”. I sindaci dovranno chiarire la triangolazione fra Emilia, Spezia e Tavolara, fra soggetti diversi.
Fra l’altro, Animal Coop e Pet Service hanno diffidato dall’accostare il loro nome ”alle vicende personali” di Zagni, quando il secolo XIX ha riferito che l’imprenditore risulta esposto per due milioni di euro, per impegni assunti come impresa individuale e come persona, con banche e finanziarie, con Equitalia, ma anche con fornitori di beni, di acqua, di energia, ed altro. Soggetti distinti, dunque: ma i cani viaggiano da uno all’altro."