La nostra campagna di sensibilizzazione contro l'uso di botti e petardi sulle pagine de Il Secolo XIX.
Un contest fotografico dolce e giocherellone per dire no all'utilizzo indiscriminato di petardi e fuochi d'artificio in occasione delle festività natalizie. Un costume "che provoca ogni anno la morte di tantissimi animali. Loro non possono parlare, ma noi possiamo aiutarli a trasmettere il loro messaggio: no ai botti!", dichiarano le associazioni animaliste che hanno promosso il concorso, vale a dire le sezioni spezzine di Animalisti italiani, Lav, Legambiente, Lipu, Sos randagi, e ancora L'impronta (volontari indipendenti del canile) e associazione I Tesori di Beta.
Partecipare è semplice: bisogna postare una o più foto a tema 'antipirotecnico' sulla pagina dell'evento Facebook "Un botto di foto". Ne sono già arrivate decine, per la gioia degli organizzatori. E non mancano picchi assoluti di dolcezza e ironia. Le foto potranno essere postate fino al prossimo 6 gennaio. Ognuna deve contenere un messaggio contro i botti. Possono partecipare tutti gli animali: cani, gatti, roditori, uccelli... "L’importante che la foto non sia coercitiva per loro", spiegano le associazioni.
Verranno premiate le tre foto che otterranno più “Mi Piace (e/o faccine)” e una giuria, composta da un membro di ciascuna delle Associazioni promotrici dell’evento, premierà la foto più simpatica e la foto più bella. Le foto prese da internet non possono naturalmente partecipare a concorso.
Per agevolarne la lettura riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:
Una campagna di sensibilizzazione per evitare l’uso di petardi e “raudi”
Un bel brìndisi sì. I botti, no.
A chiedere un passo indietro agli “umani", a tutela di tutte le altre forme di vita, sono le associazioni animaliste, che ogni anno, alla fine di dicembre, provano a far presente il terrore che si impossessa degli animali, quando si scatenano le esplosioni di Capodanno.
Lo stress della paura spinge alla fuga i gatti ed i cani, che spesso scappano alla cieca, alla ricerca d i un rifugio che non c'è, perché i petardi si scatenano in ogni dove: e provocano una strage di volatili ,spinti a lasciare i ripari, e volare nel buio, finendo per scontrarsi con muri, alberi, o cavi elettrici. Non c'è
animale che non si spaventi, a causa delle esplosioni: le femmine in gravidanza possono anche perdere i cuccioli. E proprio la consapevolezza delle conseguenze, ha fatto diminuire negli anni l’uso di botti e mortaretti.
L'associazione spezzina "L'impronta", che raccoglie i volontari che operano nel canile comunale, ha messo in pista una campagna di sensibilizzazione: chiamando cani e gatti a lanciare un appello. "Non botti, ma biscotti". Questa la richiesta, diretta a chi vorrà accogliere l'invito, e modificare un po’ le sue consuetudini: scegliendo girandole luminose, al po
sto dei classici petardi.
I testimonial sono cani e gatti che sono stati già adottati, come Roby, Lara, Lea, Lucky e Anthony, ma anche tanti altri che ancora aspettano una famiglia. Fra l'altro, cagnolini come Lucky ed Anthony sono stati adottati proprio di recente, dopo un periodo in canile: e sono un bel messaggio di speranza, a favore delle adozioni, che al canile comunale spezzino sono molto numerose, grazie anche a tutte le uscite sul territorio.
Il problema dei botti sta nel fatto che gli animali hanno un udito molto più sviluppato di quello umano: pertanto, siano domestici o selvatici, subisco
no una vera e propria aggressione acustica, che li spinge a spaventarsi a morte.
Va detto che rispetto ai bombardamenti di certi fine d'anno del passato, oggi c’è un uso molto più limitato delle esplosioni. forse anche per "merito" della crisi, che spinge a risparmiare. Ci sono state anche ripetute ordinanze, con le quali i sindaci hanno cercato di far capire che le esplosioni sono da sconsigliare.
Certo è che cani e gatti e volatili non possono che ringraziare. Oltretutto, modificare un'abitudine non costa molto: tanto più che rispetto ai veglioni di un tempo, oggi prevale la
classica passeggiata serale, in centro, per apprezzare un po’ di musica e fermarsi a consumare qualcosa di caldo. I rumori forti e il fumo, che tanto spaventano gli animali, disturbano anche gli spettacoli ed i concerti. rovinando l’atmosfera di festa. Una ragione in più per evitarli, e portare con sé - piuttosto - una bella bottiglia, per brindare insieme all'inizio di un nuovo anno.