Thelma e Luise le nostre vecchiette protagoniste di questo articolo uscito su Il Secolo XIX.
Per agevolarne la lettura riportiamo qui sotto il contenuto dell’articolo in maniera integrale:
Un tappeto morbido un ventilatore, tutti per lei. Louise ha 17 anni, è bionda e morbida, ed uno sguardo fiero, nonostante gli acciacchi. Ora è felicissima perché è salita, dopo tanti anni, ai piani superiori. Non sta più in cella, come tutti gli altri ospiti del canile.
Ora è in una stanza, accanto ai volontari, che la riempiono di coccole: mentre Thelma, la
sorella, stessa età, pelliccia bianca, occhietti vivaci, zampetta ancora lì fuori, da sola, nonostante l'età.
«Sono due cagnoline selvatiche, entrate tanti anni fa, e mai adottate», raccontano i ragazzi dell'Impronta, impegnati in questi giorni a ripulire da capo a fondo il canile del Comune.
Ci sono tante storie, raccolte su al rifugio comunale. Storie di tenerezza, come quella di queste due sorelle, che non troveranno più una famiglia, ma – grazie al comune – hanno comunque un riparo ed un pasto. La onlus che ha da poco preso la struttura in gestione, ha un grande sogno: svuotare le gabbie. «Insieme, possiamo farcela – spiegano i volontari - facendo una campagna di adozione e invitando tutti a sterilizzare i propri cani e gatti, a non abbandonare cucciolate. Perché il canile è l'ultima spiaggia. Noi ce la mettiamo tutta ma dovrebbe essere vuoto...». I primi passi dell’impronta, che opera in collaborazione con un'altra onlus, Anta, sono stati subito molto concreti. Via le zecche. Via le erbacce. Più sgambature. E un’alleanza con Almo Nature, per pasti nutrienti. L'avvocato Piera Sommovigo affianca i ragazzi, nelle complesse procedure burocratiche: «Non c’è fine di lucro, solo amore per gli animali: un valore aggiunto per la città».
Insieme al comune, saranno proposte campagne di conoscenza del canile per avvicinare la città, e invitare a scegliere un cane e un gatto al rifugio, prima di rivolgersi altrove. —